Watt, Lumen, RAW Lumen e Lux... come districarsi?
Watt
Quando si parla di potenza la prima unità di misura che viene in mente è il Watt. Questa unità di misura in realtà però indica la potenza che viene assorbita dalla barra per produrre luce e non dice quanta di questa potenza viene trasformata in luce.
Nel processo di trasformazione dell'energia elettrica in luce intervengono molti fattori che possono determinare una perdita di potenza, come:
Perdite dovute alla generazione di calore.
Perdite dovute alla generazione di luce non percepibile (luce fuori dal nostro spettro visivo, come i raggi infrarossi o ultravioletti.
Perdite parassite dovute all'inefficienza dei Driver LED o dell'alimentatore.
Il rapporto tra potenza elettrica assorbita (Watt) e la Luce emessa (Lumen) si definisce Efficacia Luminosa (o anche solo Efficacia) e si misura in Lumen per Watt (LPW)
Inoltre i costruttori indicano quasi sempre la potenza in watt nominale del dispositivo (ovvero la potenza nominale dei chip LED), molto spesso però i driver LED sono impostati per far lavorare i chip LED ad una potenza inferiore rispetto a quella nominale, con valori anche pari al 50/70% della stessa, per garantire una maggior durata e un minor surriscaldamento ma con un impatto negativo sulla luminosità. Misurando la potenza assorbita dalla barra infatti capita spesso di rilevare un valore molto inferiore rispetto a quello dichiarato.
Lumen
La stragrande maggioranza dei produttori di barre a LED infatti dichiara come potenza luminosa quella Nominale che tecnicamente viene chiamata RAW Power o RAW Lumens (potenza grezza). Questa potenza viene solitamente misurata in laboratorio esaminando un singolo LED nelle condizioni ottimali senza interferenze esterne e moltiplicando tale valore per il numero di LED presenti nella barra.
La potenza luminosa Effettiva invece prende in considerazione molti fattori, come le perdite dovute all'emissione di calore, ai riflettori ottici, al livello di potenza a cui vengono impostati i driver. Questa potenza viene misurata attraverso apparecchiature fotometriche High-Tech che rilevano l'effettiva luce emessa dal dispositivo. A causa delle perdite menzionate il valore di questa potenza è inferiore rispetto ai RAW lumens ed è di fatto il valore più attendibile da prendere in considerazione.
Purtroppo solo pochissimi produttori dichiarano la potenza effettiva mentre quella nominale (RAW Lumens) è sempre indicata. Probabilmente si tratta anche di una motivazione commerciale: un consumatore non comprendendo la differenza tra le due misure finirebbe con lo scegliere quella con potenza più elevata.
Lux
I Lumen indicano quindi la quantità di luce emessa, ma non indicano quanta di questa luce arriva effettivamente dove serve. Per capire questo ci viene in aiuto un’altra unita di misura: il LUX.
Il Lux misura quanti lumen per metro quadrato vengono raggiunti da una superficie posta ad una determinata distanza. Più efficacemente i lumen emessi vengono controllati e concentrati, maggiore è il valore di lux. In parole povere, i lumen indicano la quantità di luce emessa dalla lampada, mentre lux indica la quantità di luce che effettivamente raggiunge il nostro obiettivo.
Il Lux quindi è forse è il valore più importante per capire l’effettiva capacità di illuminazione di una barra, l’ideale sarebbe conoscere la distribuzione del flusso luminoso LUX in larghezza e profondità (vedi immagine), ma questa informazione è raramente indicata dai produttori.
Capita più spesso però sentir parlare di distanza raggiunta con 1 lux (ad. es. 1lux@100m, 1Lux@500mt) di cosa si tratta?
La misura di 1 Lux equivale all'illuminazione di una superficie di 1 metro quadrato posta ad una distanza di un metro da una singola candela. Convenzionalmente si ritiene che 1 lux garantisca una luminosità sufficiente per leggere un giornale, quindi per capire a quale profondità arriva un dispositivo luminoso si indica la distanza massima che viene raggiunta dal fascio luminoso capace di garantire almeno 1 lux.
Ad esempio la sigla 1lux@500m indica che la luminosità raggiunta alla distanza di 500 metri è pari ad 1 Lux.
Questo dato è generalmente indicato per le barre di profondità in quanto appunto misura la distanza massima raggiunta lungo la perpendicolare del faro, senza però misurare l’ampiezza del fascio.